Sei su Archivio / 2019 / libri


A cura di Emanuela Pennacchi


L’autrice e protagonista dell’Educazione, Tara Westover (nata nell’Idaho nel 1986) sceglie la forma della narrazione autobiografica per raccontare il suo percorso di crescita e di alterità da un nucleo familiare, che per quanto percepito sbagliato e devastante, è pur sempre il suo.

Ultima di sette fratelli e sorelle, vive e subisce fin da piccola le violenze psicologiche del padre, un mormone integralista, la rassegnazione della madre sottomessa alle radicali convinzioni del marito e le violenze fisiche del fratello paranoico – Shawn.

Lo sfondo delle vicende della prima parte del romanzo è una valle sperduta circondata da una montagna Buck Peak nel sud dell’ Idaho che la protagonista ama perché è il suo mondo, l’unica realtà di cui lei bambina ha conoscenza, dove passeggia, lavora e cresce.

La famiglia si sostiene grazie al contributo di tutti: Gene Westover, il padre, porta con sé i figli in una discarica, proprio sotto la montagna, dove raccoglie lamiere da rivendere, o nei cantieri in cui costruisce fienili e capannoni; la moglie Faye è un’erborista autodidatta che crede di guarire malattie gravi con oli essenziali o impacchi di erbe, convinta che Dio attraverso le sue mani si prende cura dei malati, inoltre impara malvolentieri, indotta dal marito, il mestiere di levatrice, che tuttavia le permetterà di essere autosufficiente e indipendente, anche se solo, economicamente. Tara, grazie alle manie paranoiche del padre - affetto da disturbo bipolare - cresce con la consapevolezza che il contatto col mondo esterno è pericoloso, fuorviante; le istituzioni sono false, diseducative e inaffidabili, per cui non è registrata all’anagrafe, non conosce ospedali, dottori, farmaci, non frequenta la scuola, fino all’età di sedici anni, tale scelta è favorita dal fratello Tyler che da piccolo aveva frequentato la scuola elementare e in seguito frequenterà l’Università. Dei sette fratelli, tre lasceranno la famiglia e conseguiranno un dottorato, gli altri quattro rimarranno e lavoreranno con i genitori.


Lo sfondo delle vicende della seconda parte del romanzo è legato alla costruzione della sua identità e all’ISTRUZIONE. Quindi alla città, ai rumori assordanti e continui, a usi e costumi totalmente sconosciuti e distanti dalla educazione della protagonista, che aumentano la sua percezione di diversa. Comincia la lenta, faticosa e dolorosa emancipazione di Tara da una mentalità di false credenze, di paure e di pura violenza fisica e psicologica.


Tutti i miei sforzi, tutti i miei anni di studio mi erano serviti ad avere quest’unico privilegio: poter vedere e sperimentare più verità di quelle che mi dava mio padre, e usare queste verità per imparare a pensare con la mia testa. Avevo capito che la capacità di abbracciare più idee, più storie, più punti di vista era un presupposto fondamentale per crescere come persona. 


Lo studio la aiuta a comprendere che esistono mondi affascinanti e reali; ma più si istruisce più il divario tra la persona che era e quella che può diventare e sta diventando la lacera.

Cosa deve fare una persona, mi chiedevo, quando i suoi doveri verso la famiglia si scontrano con altri doveri – verso gli amici, la società, verso se stessi?


Nessuna formazione/ educazione può cancellare il suo passato con il quale deve sempre fare i conti. Per i genitori di Tara infatti è molto difficile accettare i cambiamenti della figlia per cui la scelta della rottura è inevitabile.


La paranoia e il fondamentalismo mi stavano rovinando la vita, mi allontanavano dalle persone che amavo, lasciando al loro posto solo lauree e attestati, e un’aria di rispettabilità. Quello che stava succedendo adesso era già successo. Era la seconda separazione di madre e figlia. Era un nastro che girava in loop.


Un’educazione costruita da zero, con grande, disperata determinazione, in conflitto con i rigidi modelli proposti e utilizzati dalla sua famiglia. Tara si emancipa da una famiglia destrutturata, maschilista e paranoica grazie all’istruzione e all’aiuto di professori illuminati e illuminanti che, rispetto al suo primo insegnante, il padre, le indicheranno la strada per completare gli studi, apprezzandola e stimolandola. Comprenderà la scelta della sua educazione come un percorso intrapreso solo per se stessa e non come un tradimento verso la sua famiglia.



Soverato, 18 marzo 2019



 
     Area riservata      © 1996 - 2023 Biblioteca delle donne - Soverato (CZ)      Webmaster - www.sistemic.it